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Carissimi,

Vorrei chiedervi un consiglio sull'interpretazione delle norme fiscali e di registrazione svedesi in relazione alla seguente situazione ipotetica.

Contesto:
Siamo una famiglia di cinque persone attualmente residenti e domiciliate fiscalmente in Italia. Il padre è cittadino italiano; la madre e i tre figli hanno doppia cittadinanza (italiana e svedese). Entrambi i genitori lavorano da remoto e pagano le tasse in Italia.

Soggiorno temporaneo pianificato in Svezia:

Durata: circa cinque mesi, nettamente inferiore ai sei mesi.

Scopo: offrire ai bambini l'opportunità di entrare in contatto con la loro lingua e il loro patrimonio culturale svedese.

Nessuna intenzione di stabilire una residenza a lungo termine o legami permanenti in Svezia.

Verrà stipulato un contratto di locazione a tempo determinato per tutta la durata del soggiorno.

Al termine del periodo la famiglia tornerà definitivamente in Italia.

Istruzione:

Abbiamo intenzione di iscrivere i nostri figli a scuola e all'asilo per tutto il periodo in cui saremo in Svezia. A seconda delle esigenze comunali, potremmo prendere in considerazione alternative private, se necessario, dato il nostro status di non residenti.

Domande di chiarimento:
Alla luce di quanto sopra, gradiremmo una conferma o commenti sul fatto che, secondo la legge e la prassi svedese, tale soggiorno temporaneo:

– Richiedere la registrazione presso l'Agenzia delle Entrate,
– Innescare qualsiasi responsabilità fiscale in Svezia per qualsiasi membro della famiglia durante questo periodo limitato,
– Essere interpretato come costituente "dimora abituale" (residenza permanente) ai sensi della legge o giurisprudenza vigente in materia fiscale o di registrazione della popolazione, e
– Consentire l'iscrizione alla scuola materna e alla scuola comunale durante il soggiorno senza essere residenti registrati, o se la scuola privata sarebbe l'unica opzione.

Inoltre, saremmo grati se potessi confermare se, qualora alla madre venisse offerto un contratto di lavoro a breve termine in Svezia durante il soggiorno della famiglia, questa potrebbe presentare domanda di tassazione secondo il regime SINK e se ciò avrebbe conseguenze in merito agli obblighi di registrazione, allo status di residenza fiscale o alla valutazione della dimora abituale (residenza permanente) secondo la legge svedese.

La famiglia cerca di garantire la piena conformità alle normative svedesi, evitando al contempo conseguenze fiscali o di registrazione indesiderate durante un soggiorno di breve durata chiaramente definito.

Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti.

Cordiali saluti,
Andrea